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mercoledì 1 febbraio 2017

Come reinstallare macOS Sierra

Se vuoi reinstallare macOS Sierra su un computer su cui è già stato installato, puoi seguire varie procedure.
  • Installazione pulita da recovery – se vuoi reinstallare macOS formattando il disco del Mac (quindi cancellando tutti i file presenti al suo interno), avvia il Mac in modalità di ripristino (tenendo premuti i tasticmd+r sulla tastiera durante la fase di boot del computer) e formatta il disco di destinazione del sistema operativo usando Utility Disco. Dopodiché seleziona la voce Reinstallazione macOS dal menu di ripristino e seleziona il disco che hai formattato come unità di destinazione di Sierra. Questa procedura prevede il download di macOS direttamente da Internet, quindi richiede molto tempo.
  • Installazione pulita da chiavetta USB – se vuoi evitare il download di macOS Sierra, puoi eseguire un’installazione pulita del sistema operativo tramite chiavetta USB come spiegato nel capitolo precedente di questo tutorial.
  • Ripristino di macOS senza cancellazione dei dati – se vuoi reinstallare macOS senza perdere i tuoi dati (che comunque ti consiglio di salvare in un backup per precauzione), riavvia il Mac in modalità di ripristino (tenendo premuti i tasti cmd+r sulla tastiera durante la fase di boot del computer) e seleziona la voce Reinstallazione macOS dal menu che compare.
  • Ripristino da Time Machine – un altro modo per reinstallare macOS senza cancellare i dati è ripristinare il sistema operativo da un backup di Time Machine. Per compiere quest’operazione, non devi far altro che selezionare l’apposita voce dal menu di Recovery o dalla schermata iniziale della chiavetta e scegliere uno dei backup disponibili.
Fonte attendibile: Articolo Originario

giovedì 5 giugno 2014

Il Padre degli Dei approda ovunque!

Zeus rende il Pc uno ZOMBIE


L'ondata infinita di infestazioni da Worms nel corso dell'ultimo anno ha lasciato qualcosa di ancora più inquietante nella sua scia: eserciti di PC zombie, con qualsiasi sistema operativo (Windows, Linux, Mac e Android) possono essere utilizzati per inviare spam, siti Web di attacco, e in genere portano lo scompiglio in Internet. 

Worms come Sobig, MyDoom e Bagle sono stati identificati come contenenti codice dannoso (malware), che consente agli aggressori remoti di prendere in consegna le macchine infette, mentre le loro vittime sono allegramente ignare.
Una società di sicurezza britannica la "Sophos" stima che il 40 per cento dello spam è ora inviato da computer ZOMBIE. Alcune società di informatica incolpano i PC zombie, per un attacco D-DOS che brevemente ha oscurato siti come Google, Microsoft e Yahoo nel mese di giugno. Fonti attendibili, riferiscono che gli hacker adolescenti britannici pagano per avere una rete zombie, circa 100 dollari l'ora.


Oltre ad inviare spam e lanciare attacchi DOS, una macchina zombie può essere utilizzata per inviare truffe phisher, diffondere virus, scaricare pornografia, e rubare informazioni personali, a detta dei consulenti di sicurezza della Sophos. Gli hacker usano le 'Botnet' che sono brave a nascondersi nelle ombre del computer in modo che non si notino; quindi anche in fase di scansione non vengono individuate facilmente per essere poi rimosse. Hanno spesso nomi di file e di processo che sono simili o addirittura identici, ai nomi e ai processi normali dei file system, in modo che gli utenti non ci pensino due volte, anche se li vedono. Se si nota qualcosa di strano, tipo che il computer sembra rallentare o crasha senza motivo apparente, si potrebbe sospettare che ci sia qualche malware in esecuzione in background che causa un problema. Ma ci sono altre ragioni per sintomi come quelli. Se le Scansioni del computer con le attuali versioni di anti-virus e software anti-spyware per rilevare eventuali malware conosciuti, non trovano nulla, si potrebbe fare riferimento a un libro per aiutarti a pulire le ragnatele dal tuo PC.
Proteggere il computer dalle 'Botnet'
Una delle migliori difese contro le minacce di questo genere, è di eseguire anti-virus e anti-spyware aggiornati frequentemente. Si dovrebbe anche fare in modo di mantenere il sistema operativo e le applicazioni, senza falle contro le vulnerabilità conosciute, e usare un programma firewall personale di qualche tipo per proteggere il computer da accessi non autorizzati. Gli autori di malware, come le 'botnet' sono costantemente aggiornati, e rivedere e potenziare i loro attacchi per eludere le misure di individuazione e di bypass come utility, anti-virus e anti-spyware.

Una rete di pc 'zombie'.

Il nome dato all'operazione è 'GameOver Zeus' dal virus informatico utilizzato per infettare i computer delle vittime. Il malware, che rientra nella categoria dei cosiddetti trojan bancari, permetteva il totale controllo da remoto della macchina infetta permettendo all'attaccante di carpire informazioni sensibili quali ad esempio le credenziali per l'autenticazione a servizi di banking online o per lanciare attacchi di tipo D-DoS (Distributed Denial of Service). Il virus Zeus era anche utilizzato per installare il ransomware denominato Cryptolocker, ovvero un programma malevolo in grado di criptare i dati presenti sui pc delle vittime alle quali veniva poi richiesto il pagamento di un riscatto per la decrittazione (dall'inglese ransom=riscatto, estorsione).
In Italia sono stati individuati oltre 160 nodi trust della rete Game Over Zeus mentre il numero di pc infettati si stima intorno alle 10.000 unità. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno permesso di inibire a livello Dns la risoluzione dei domini utilizzati dal trojan per le comunicazioni dei comandi inviati dai 'Bootmaster', veri e propri amministratori occulti della rete, ai computer 'zombie' dall'analisi dei dati raccolti sarà possibile identificare le vittime italiane.
Fondamentalmente, si tratta di una invasione totale della privacy di tutti che può lasciare senza un soldo, può assumere il controllo totale del computer, inviare tutti i tipi di brutture a computer innocenti, e contribuire così al cyberhavoc (cyberscompiglio) dell'intera rete.

giovedì 20 marzo 2014

Ci mancherai Windows XP


ADDIO WINDOWS XP
Aggiornamento: Microsoft Italia ha diffuso il comunicato stampa ufficiale sul "pensionamento" di Windows XP ribadendo che il supporto sarà garantito fino all'8 aprile 2014.
Il testo integrale:
"Microsoft conferma per il prossimo 8 aprile 2014 la fine del supporto di Windows XP. Per aiutare le organizzazioni che stanno effettuando la migrazione, Microsoft si impegna a rendere disponibili per Windows XP fino al 14 luglio 2015 le signature anti malware dei suoi sistemi antivirus per prodotti enterprise quali System Center Endpoint Protection, Forefront Client Security, Forefront Endpoint Protection e Windows Intune running e per prodotti consumer come Microsoft Security Essentials.
E' importante tuttavia sottolineare che l'utilizzo di un antivirus aggiornato su un sistema operativo non supportato non rappresenta una soluzione sicura.

Dopo l'8 aprile 2014, il supporto tecnico per Windows XP non sarà più disponibile e non verranno più rilasciati nuovi aggiornamenti automatici per la sicurezza che aiutano gli utenti business e consumer a proteggere il proprio PC da virus, spyware e altri malware che possono creare problemi al funzionamento corretto del device o carpire informazioni personali. Sarà possibile continuare ad utilizzare Windows XP una volta terminato il supporto, tuttavia il dispositivo diventerà più vulnerabile ai rischi per la sicurezza e ai virus, soprattutto se collegato alla Rete."

Microsoft consiglia pertanto vivamente di effettuare la migrazione verso sistemi operativi di nuova generazione prima della fine del supporto e attraverso la sua rete di partner sta affiancando tutte le aziende italiane.
L'8 aprile 2014, Microsoft staccherà la spina a Windows XP, un sistema operativo in vita da oltre dieci anni che gli utenti hanno sostituito nel tempo con Windows Vista, Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1. Esistono però ancora milioni di persone che utilizzano questo OS e, secondo alcune stime interne, quasi un terzo degli utenti Windows ogni mattina avvia Windows XP dal proprio PC. E' forse questa la ragione che ha spinto Microsoft a cambiare idea sulla sua strategia.
Dopo tale data Windows XP non potrà più ritenersi un sistema operativo sicuro per navigare in Rete o comunque per scambiare dati online. Almeno dal momento in cui un qualsivoglia ricercatore, un gruppo di hacker o un team di criminali informatici non scopriranno una nuova vulnerabilità nel sistema operativo.
Inoltre, c’è da aggiungere che la maggior parte di Produttori Software indipendenti e Produttori di componenti hardware, hanno affermato di non avere intenzione di supportare le nuove versioni delle loro applicazioni su Windows XP
Quindi, per tuttli gli utenti privati, Liberi Professionisti, piccole e medie imprese che stanno valutando la possibilità di passare a un sistema operativo più moderno con gli strumenti di collaborazione e produttività di ultimissima generazione, consigliamo di rivolgersi presso di Noi o altro centro Informatico per individuare le opzioni che possano meglio rispondere alle loro esigenze. Se i PC di cui dispongono soddisfano i requisiti di sistema, si può effettuare un upgrade a Windows 7 o Windows 8.1.
Se i loro PC non soddisfano i requisiti di sistema, possono valutare la possibilità di acquistare nuovi Computer o effettuare un upgrade hardware , dove possibile, per passare ad un sistema operativo più recente.